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Etico, biologico, CO2 free: ecco l'espresso italiano del futuro
Dalla scelta del biologico agli investimenti per azzerare le emissioni: così guardano al futuro le imprese del settore. Sono tante e variegate le attività che le aziende del caffè stanno mettendo in atto per raggiungere il concetto di sostenibilità. Chi per esempio come Caffè Haiti Roma, tra le prime torrefazioni ad aver investito nel biologico, sta portando le emissioni di CO2 a una riduzione del 70%, oltre ad aver abbattuto i fumi di produzione con un post-combustore del metano utilizzato. Costadoro lo scorso anno è stata tra le prime aziende a presentare il report di Corporate Social Responsibility, un’attività rivolta soprattutto al piano sociale che ha riguardato il rapporto con tutti i collaboratori e dipendenti ed è quello che ha portato al progetto Costadoro RespecTo, una miscela che dalla raccolta dei chicchi fino al caffè in tazzina guarda ai diritti dei lavoratori coinvolti. La Genovese ha creato un sistema virtuoso di salvaguardia ambientale supportando le piccole comunità del caffè oltre che installare una macchina per la torrefazione che rilascia aria pulita alla fine del ciclo produttivo. Rancilio Group da anni ha una linea green con investimenti diretti alle risorse naturali e con l’utilizzo per la produzione di energie da fonti rinnovabili (dal 2020 il quartier generale di Rancilio è CO2 free al 100%). Da diversi anni i fondi di caffè vengono recuperati e utilizzati per la produzione di concime naturale. Anche le imprese costruttrici sono impegnate nella sostenibilità, come nel caso di Wega Macchine per Caffè che ha investito in macchine dal basso impatto energetico (risparmiando fino a quasi il 50% dei consumi elettrici) oltre che a sistemi di recupero delle acque utilizzate per i collaudi. Il packaging è stato sostituito passando da plastiche a cartoni riciclati.
Caffè Haiti Roma
Sono tante le innovazioni possibili nell’ambito della torrefazione, per rispondere a esigenze sempre più forti di sostenibilità sia ambientale che sociale. La Caffè Haiti Roma negli anni ha preso molto sul serio questo punto, sviluppando progetti di vario genere, per rendersi un’azienda sempre più sensibile a queste tematiche, e di seguito ne elenchiamo alcuni esempi. Con l’intenzione di rafforzare ulteriormente la presenza già storica nel mondo del biologico, verrà lanciata a breve una nuova linea di caffè 100% biologico, ma questa per ora è una sorpresa! Dal punto della produzione, da un paio di anni, con lo scopo di eliminare il post-combustore a metano per l’abbattimento dei fumi, lo abbiamo sostituito con un sistema di abbattimento ad acqua che ci sta dando davvero ottimi risultati nei valori delle analisi dei fumi. A breve è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico: l’aspettativa iniziale è di ridurre tra il 60% ed il 70% le emissioni di CO2.
Ginevra Geracitano, responsabile marketing di Caffè Haiti Roma:
“Il mio desiderio è che il mercato del caffè, che rappresenta forse una delle filiere più lunghe al mondo, possa diventare un esempio di sostenibilità creando delle soluzioni creative ai problemi ambientali e sociali che stiamo vivendo al momento. Come azienda vogliamo prendere molto sul serio questo impegno. Ad esempio, uno dei nostri scopi per il futuro è di avere uno stabilimento interamente green e a zero emissioni, prediligere l’utilizzo di materiali riciclabili, e avere mezzi di trasporto elettrici. Allo stesso tempo, per sostenere la parte più vulnerabile della filiera di cui facciamo parte, vogliamo avviare al più presto dei progetti di sviluppo sociale nei luoghi di coltivazione legati alle nostre miscele, progetti che già sosteniamo indirettamente tramite il circuito Fairtrade.”
Costadoro
Costadoro S.p.A. ha presentato il suo primo report di Corporate Social Responsibility relativo alle attività realizzate fino al 2019. Da sempre profondamente consapevole del proprio ruolo e della propria responsabilità nei confronti di clienti, dipendenti, collaboratori e forza vendita, oltre che per la tutela dell’ambiente attraverso pratiche sostenibili, Costadoro ha scelto volontariamente di intraprendere un percorso di CSR sul piano sociale, ambientale ed economico, articolato in una serie di iniziative relative non solo al prodotto, ma anche al contesto in cui l’Azienda opera.
Un approccio solidale ed ecosostenibile che trova la sua sintesi nel Progetto Costadoro RespecTo, da cui nasce la miscela omonima. Questo prodotto riassume una tazzina una lunga catena di valori che, dalla raccolta dei chicchi, arriva fino al prodotto servito, etico ed ecosostenibile, come testimoniano le certificazioni Bio e Fairtrade, che garantiscono il rispetto del ciclo stagionale della produzione e dei diritti degli agricoltori e dei lavoratori coinvolti secondo i principi del commercio equo. Le attività e i risultati conseguiti sono riassunti nel report appena presentato, disponibile sul sito aziendale costadoro.it
Giulio Trombetta, amministratore delegato di Costadoro:
“Siamo soddisfatti di poter presentare il nostro primo report di Corporate Social Responsibility perché siamo consapevoli che oggi un’azienda per essere riconosciuta come eccellente ha il dovere di essere anche socialmente utile. Questo ci motiva ulteriormente a portare avanti con ancora più determinazione i nostri progetti e le nostre attività per crescere e apportare il nostro contributo positivo a tutti i livelli”.
La Genovese
La Genovese si è imposta di attuare un continuo miglioramento nel tempo in termini di salvaguardia ambientale e supporto alle piccole comunità di produttori di caffè. Nel 2003 è stata installata una macchina torrefattrice allora all'avanguardia dal punto di vista tecnologico con applicato un generatore di calore ad aria calda "pulita". L’impianto consente il riscaldamento del caffè tramite processi di conduzione e convenzione con, tra l’altro, assenza di sostanze inquinanti a contatto con il caffè. Nel 2013 l’azienda ha ottenuto la certificazione per la produzione di caffè biologico. Successivamente abbiamo sposato gli obiettivi di UTZ, supportare l’agricoltura sostenibile e aiutare i coltivatori, i lavoratori e le loro famiglie a soddisfare le proprie ambizioni. Nel 2017 è stata ottenuta la certificazione per la produzione di caffè a marchio UTZ. Continuiamo a impegnarci anche per sostenere le piccole comunità di produttori, importando direttamente i loro caffè. Prossimo obiettivi? Entro il 2021 migliorare l'impianto di torrefazione riducendo ulteriormente l'impatto ambientale.
Alessandro Borea, titolare de La Genovese:
“La sostenibilità è in azienda uno degli impegni che portiamo avanti da tempo con forza e convinzione e non solo a livello tecnologico. Dal 2018 abbiamo introdotto anche nel canale horeca una pregiata miscela 100% Arabica certificata bio e UTZ. Juta caffè Bio è il frutto di oltre un anno di lavoro, fatto di ricerca, selezione, prove, perché volevamo offrire al barista un caffè di altissima qualità, perfetto in tazza per l'espresso italiano. E ci siamo riusciti, conquistando pochi mesi dopo la Gold Medal dell'International Coffee Tasting. Per noi è stato un segnale importante, che ci spinge a continuare a lavorare in questa direzione: creare un espresso italiano di qualità, rispettoso delle persone e del pianeta, equo per chi produce, economicamente sostenibile.”
Rancilio Group
Rancilio Group segue da anni una rigorosa linea “green”. L’impegno verso l’ambiente si concretizza con investimenti per una gestione responsabile delle risorse naturali e la riduzione dei consumi di energia e acqua, la realizzazione di sistemi di produzione a basso consumo e l’utilizzo di fonti energetiche alternative per ridurre le emissioni di C02 nell’atmosfera.
Il sito produttivo è isolato termicamente con una conseguente riduzione del consumo di gas metano ed è dotato di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile che occupa una superficie di oltre 8 mila metri quadrati. Inoltre, a partire dal 2020, il fabbisogno energetico degli Headquarters di Rancilio Group è coperto al 100% da energia proveniente da fonti rinnovabili, certificata attraverso il meccanismo delle Garanzie di Origine. In Rancilio Group viene effettuata la raccolta differenziata di ferro, rame, ottone, alluminio, plastica, carta e ogni anno, gli oltre 1000 kg di fondi caffè usati per collaudare i prodotti Egro e Rancilio, vengono riciclati come concime naturale per il Company Garden.
I principali sistemi di gestione adottati da Rancilio Group includono numerose certificazioni, tra cui ISO 9001 per i sistemi di gestione della qualità, OHSAS 18001 per la gestione di salute e sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale. Rancilio Group ha inoltre iniziato un percorso di Life Cycle Assessment (LCA) per identificare e misurare gli impatti ambientali relativi alla fabbricazione di ogni prodotto, nell’arco del loro intero ciclo di vita.
Ruggero Ferrari, Ceo di Rancilio Group:
"La sostenibilità per Rancilio Group è una responsabilità che tocca tutte le aree del nostro business a livello globale e come cardine della nostra vision, ci accompagna verso la definizione di un nuovo modello di sviluppo che possa equilibrare gli interessi economico-finanziari, ambientali e sociali”.
Wega Macchine per Caffè
Wega è un brand italiano dalla forte filosofia green che prevede gesti quotidiani al fine di garantire nel tempo uno sviluppo sostenibile. Nell’ambito della sfera produttiva viene utilizzato un sistema di trattamento delle acque impiegate per i collaudi che ne permette il continuo riciclo mentre l’impianto di emissione dell’aria compressa autobilancia la fornitura alle linee produttive per un saving energetico fino al 40%. In oltre il sistema di illuminazione a LED degli impianti è autoregolabile in funzione della luminosità esterna.
Per lo smaltimento dei rifiuti, Wega si avvale delle migliori tecnologie disponibili sul mercato per la gestione dello sfrido di produzione mentre vengono usate tecniche di smart re-cycling per smaltire i componenti di scarto al 100% tramite la raccolta differenziata.
Dal 2009 Wega ha introdotto la Green Line che, grazie alle tecnologie SLS (Self Learning Software) e LEC (Low Energy Consumption), permette di ottenere un risparmio energetico fino al 47,6% in condizioni di riposo e del 30% in fase operativa.
In fine tutta l’azienda ha un approccio plastic-free, grazie all'introduzione di colonnine per l’erogazione dell’acqua che favoriscono l’uso di bicchieri di carta. Il packaging ha poi sostituito polistirolo e plastica con carta e cartone riciclati e compattati mentre i locali e gli uffici sono stati totalmente insonorizzati al fine di migliorare la qualità delle ore lavorative.
Riccardo Ferraris, communications manager di Wega Macchine per Caffè:
“Da anni Wega si impegna a ridurre l’impatto ambientale durante la produzione e ad avere un approccio eco-sostenibile a tutto tondo anche in azienda, compresi gli uffici e gli ambienti lavorativi. I piccoli gesti quotidiani guidano i grandi cambiamenti. Se bere una tazza di caffè espresso al mattino può rivoluzionare la nostra giornata, così anche le azioni più semplici possono contribuire alla salvaguardia delle risorse del nostro pianeta.”