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Paolo Nadalet, neo-presidente dell’'Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei): prioritario per il nostro caffè uscire dai confini

Paolo Nadalet, amministratore delegato del gruppo Wega Cma, è il nuovo presidente dell’Istituto che tutela l’espresso italiano. Vicepresidenti Renato Bossi (Rancilio Group) e Barbara Chiassai (Essse Caffè), segretario generale Luigi Odello.



Paolo Nadalet, amministratore delegato del gruppo Cma Wega, aziende di macchine per caffè, è il nuovo presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano. Succede quindi a Luigi Zecchini alla guida dell’associazione che tutela la qualità dell’espresso italiano tramite la certificazione sensoriale e che conta 35 aziende associate (circa 700 milioni di euro di fattura aggregato).

Paolo Nadalet, 50 anni, sposato con due figli, laureato in economia, ha ricoperto posizioni da dirigente nel settore food e da 15 anni è nel coffee business. “Ringrazio il presidente uscente Luigi Zecchini che mi consegna un’associazione vitale e con voglia di lavorare sul lungo periodo – ha dichiarato Nadalet – Il mercato del caffè in Italia è in una fase di stagnazione e ciò rappresenta una minaccia per la nostra intera filiera. Questo impone a Inei di lavorare su due fronti: quello interno per presidiare il mercato italiano, aiutandolo a combattere la crisi senza perdere di vista la qualità, e quello esterno per portare all’estero il patrimonio del caffè made in Italy e il suo stile di vita”.


Sono stati inoltre nominati i due vicepresidenti dell’Inei, entrambi consiglieri di lungo corso: Renato Bossi (Europe Sales Director di Rancilio Group) e Barbara Chiassai (Responsabile Qualità Ambiente Sicurezza e Risorse Umane di Essse Caffè). Confermato Luigi Odello in veste di segretario generale.