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Istituto Nazionale Espresso Italiano: richiederemo all'Europa l'Indicazione Geografica Protetta

L'Indicazione Geografica Protetta è l'unico strumento di tutela efficace per difendere l'espresso italiano perché lega l'espresso italiano al suo territorio



Il consiglio di amministrazione dell'Istituto Nazionale Espresso Italiano ha deliberato di procedere alla richiesta dell'Indicazione Geografica Protetta (IGP) per l'espresso italiano in sede comunitaria. Con questa decisione l'Istituto intende rafforzare la tutela del prodotto, che già attua da oltre dieci anni con una certificazione sensoriale.

"L'IGP è l'unica strada percorribile per una seria ed efficace azione di protezione dell'italianità dell'espresso - ha affermato Gianluigi Sora, presidente dell'Istituto Nazionale Espresso Italiano - L'IGP prevede infatti uno stretto legame tra la filiera e  il territorio di origine del prodotto. A differenza di altre forme di tutela stabilite dalla CE, l'IGP garantirà al consumatore che l'espresso che berrà sia stato realizzato con miscele di caffè solo italiane e con attrezzature professionali solo made in Italy".

"Il caffè è la seconda commodity a livello mondiale e l'espresso, soprattutto negli ultimi anni, ha conosciuto una forte crescita su tutti i mercati internazionali - ha proseguito Sora - Ma quando si parla di espresso italiano le sue caratteristiche sono ben specifiche e già tutelate dal nostro disciplinare tecnico. Riteniamo sia arrivato il momento di rafforzare questa tutela proprio avvalendoci dell'IGP".